Felici noi che amiamo il teatro.

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ildabella
view post Posted on 15/10/2007, 13:16




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Felici noi che amiamo il teatro!

Felici noi che sappiamo apprezzarlo.

Circa un mese fa ci sono state le premiazioni de Gli Olimpici del Teatro.

C'erano i nostri mostri sacri: Eros Pagni, Ottavia Piccolo, Lina Sastri, Luca De Filippo, Carlo Giuffrè, Anna Galiena, Paola Quattrini, Giulia Lazzarini... gente che sulle tavole del palcoscenico ci ha passato la vita intera a fare di tutto, dai classici greci, alla commedia di Goldoni, dal dramma introspettivo alla farsa, al comico...

Gente dal talento straordinario che ha scelto il mestiere più impegnativo, più precario, più meraviglioso del mondo: essere ogni sera una persona diversa e raccontare ogni sera una storia diversa a un pubblico che dovrà ogni volta far ridere o piangere...

Una volta Vittorio Matteucci ad un suo stage disse che non c'era nulla al mondo che gli riempisse il cuore tanto quanto salire su un palcoscenico e cantare e recitare e che non avrebbe mai potuto fare altro nella vita se non quello.

A me non è capitato che per poche volte di salire su un palco. L'ho fatto da amatore in gioventù. Ci pagavano con una cena alla fine delle repliche. Facevo l'attrice, la comparsa, la suggeritrice, la trovarobe, la costumista ( e cucivo tutto a mano perchè non avevo la macchina da cucire), ho persino pulito il teatro ( bagni compresi!) ed è vero: nulla ti riempie tanto il cuore come stare lassù, su di un palco, sotto i riflettori... a morire di paura a volte, perchè temi di scordare una battuta e di fare scena muta o di sbagliare qualcosa, a incazzarti perchè il regista magari ti urla in testa... o perché vorresti tanto la parte della tua collega... perché succede anche questo...

Non c'è nulla che sia paragonabile al teatro... se non forse la vita stessa.

Si fa il buio, si alza il sipario e si diventa qualcun altro, gladiatori in una piccola arena di velluto rosso...

Io amavo, forse anche di più, il cosiddetto backstage, il dietro le quinte, dove c'è il vero. Sul palco davanti al pubblico c'è la finzione, dietro c'è la realtà dei casini, del sudore, dell'odore del legno delle quinte e del palco, dei commenti sottovoce, dei riti scaramantici, dei fili volanti, degli oggetti messi da una parte in attesa di essere posizionati sulla scena al momento giusto, dietro c'è il lavoro vero, quello per costruire la storia che poi il pubblico si godrà seduto comodo nella sua poltrona di velluto.

Quanto vale questo tesoro? Questa magia?

Chi lo fa per mestiere deve necessariamente darle un prezzo, è ovvio, ma in verità un prezzo adeguato non c'è mai, perchè che valore si può dare alla gioia e all'eccitazione, all'appagamento che essere lì sul palco ti dà? Io non lo so... non lo saprò mai dire e Dio sa quanto vorrei tornare a farlo quel teatro che amo così tanto... E' un amore che quando ti prende non ti lascia più, è un amore che non muore mai... mai... mai.

Felici noi che siamo innamorati del teatro.



Edited by ildabella - 17/10/2007, 02:54
 
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view post Posted on 16/10/2007, 10:03
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Cara Ilda, sono ben felice di condividere simili post.

Permettimi di dire che già la foto, di per sè "parla" da sola donandomi emozioni che rivivo nel momento stesso in cui vi poso gli occhi. Mi pare addirittura di percepire quegli odori e quelle sensazioni emotive che, solo stando a teatro si provano.

Vero non c'è nulla di paragonabile al teatro se non la vita stessa.

La trepidante attesa che si prova prima che lo spettacolo abbia inizio, l'emozione di visitare ed appartenere (anche solo per una sera) a "luoghi senza tempo, ma con tanta storia e tanto vissuto" come quelli della foto è sublime.

Ho visto crescere diversi spettacoli, ho avuto la fortuna di apprezzare, come te, il teatro da diverse angolazioni e trovo che proprio quel dietro le quinte che tu citi sia il punto d'osservazione migliore: vedere la tensione degli attori, dei macchinisti, la frenesia delle sarte mentre sistemano i costumi, l'emozione del regista assistere alla nascita di quella che può considerarsi una sua creatura a tutti gli effetti, ma soprattutto osservare la linea sottile che separa invisibilmente l'entrata in scena di ciascun attore, è una magia.

Trovo sia un'esperienza inestimabile ed arricchente, quella di assistere al connubio tra l'attore ed il personaggio, il non capire, dove comincia uno e finisca l'altro. Senza contare l'esperienza di tornare bambini per un momento e riuscire a vedere l'animarsi di oggetti inanimati prendere forma quando sono portati in scena... Sembrerò pazza, ma in certe circostanze pareva davvero che mobili, comodini, poltrone o lampade, si animassero e risplendessero di nuova luce una volta portati in scena!
Ecco, poter comprendere e carpire tutti i segreti, gli sforzi, i sacrifici ed il lavoro che sta dietro ad uno spettacolo ed ogni singola emozione vissuta da tutto lo staff (e l'osservare noiosamente uno spettacolo per commentarne il risultato finale) è un'esperienza davvero unica ed entusiasmante...

Il teatro è l'essere testimoni in prima persona di un'insieme di piccole magie che unendosi creano la scintilla, quella passione accesa per il teatro stesso.
E' la somma "del dono di sè" che ciascun membro della compagnia offre ogni sera.

All'AMORE per il teatro non si può dare un prezzo. . . . . . felici noi che amiamo il teatro. . .


Edited by BLUEDOLPHINS - 16/10/2007, 11:43
 
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ildabella
view post Posted on 17/10/2007, 01:59




:) Grazie! E' bello sapere che c'è chi comprende quello che provo.
Ci vediamo presto! A teatro ovviamente!
 
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view post Posted on 17/10/2007, 08:16
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La cosa è reciproca ed è bello davvero.... ci vediamo, a teatro!
 
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